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Settembre è un’opportunità.

E’ vero, entriamo nei mesi finali dell’anno, magari siamo appena tornati dalle ferie e la saudade ci tormenta già con la voglia d’estate. Ci aiutano il meteo, con le temperature che impongono i vestiti di mezza stagione, e il lavoro.

Abbiamo la possibilità di riprogrammare i nostri impegni, di rivitalizzare alcuni buoni propositi e fare aggiustamenti sulle nostre strategie.

Come, ad esempio, le occasioni che avremmo voluto cogliere e coltivare, invece… :

  • le brochure aziendali sono terminate: avresti voluto modificarle e non hai avuto tempo di farlo.
  • il packaging per il tuo prodotto di punta necessita di nuova linfa ma non seri riuscito a rinnovarlo perché l’agenzia che avevi contattato non ti ha convinto.
  • la tua stamperia preferita ha cambiato assetto e non ti segue più come un tempo, ma non sai a chi rivolgerti per trovare un’alternativa.
  • il sito web che volevi rinnovare, poi non l’hai fatto perché ti sono arrivate moltissime proposte e non sai quale sia la più adatta per te.
  • i social media, che confusione! Esserci è fondamentale, ma spendere il giusto senza farsi male è altrettanto importante.
  • hai pensato di aprire un e-commerce, eri convinto che fosse l’unica opportunità di vendere durante il lockdown. Poi la fase critica è passata e pensi che non ti serva più (!).
  • Hai un bel sito web, ma non sai come tenerlo vivo, hai bisogno di contenuti di qualità e soprattutto che tali contenuti siano adatti al tuo brand e che non ti portino lontano dal tuo obiettivo: trovare nuove opportunità e tenerti in contatto con i clienti acquisiti.

Beh, si, di cose ne avresti voluto fare molte, moltissime, invece sei riuscito a dar seguito soprattutto all’ordinaria amministrazione, alla gestione della tua azienda e alle problematiche connesse al periodo difficile che stiamo vivendo.

Hai la sensazione di aver perso un treno…

L’attesa come preparazione: se non siamo pronti, ci prepariamo al prossimo giro. Foto courtesy of @FabrizioMiscia

Invece è importante capire perché non è accaduto. Forse non eri convinto, non avevi considerato un budget superiore, non hai trovato gli interlocutori idonei.

L’approccio migliore è essere propositivi: se passa un treno, ti prepari meglio per prendere quello successivo!

Con molta probabilità, non era il momento giusto per te, ma adesso hai l’opportunità di riprogrammare la tua strategia di comunicazione e dare concretamente avvio a nuovi progetti. Affidati a professionisti che possano aiutarti ad ANALIZZARE i tuoi bisogni e a VALUTARE con te le strategie migliori per soddisfarli, ponendo particolare attenzione alla continuità nel tempo.

Un progetto diventa STRATEGIA quando non è lasciato solo a se stesso.

Qualunque professionista sceglierai per supportare la tua azienda, considera soprattutto chi sarà in grado di prospettarti soluzioni concrete e funzionali alle TUE necessità!

Buon nuovo inizio allora.

Quante micro imprese italiane NON sono interessate ai social media?

A seguito di una recentissima ricerca commissionata da Fatture in Cloud sulla digitalizzazione delle micro imprese e il Recovery Fund, sono emersi dei dati mooolto interessanti riguardanti i social media di cui vorremmo parlare.

Uno dei dati più curiosi riguarda la percentuale di piccole e piccolissime imprese cui non interessa la presenza sui social.

Dalla ricerca è emerso che il 30% delle microimprese intervistate non è interessata alla propria presenza sui social media. Un dato piuttosto elevato che rende bene l’idea di quanto la cultura digitale, nonostante il lockdown abbia imposto un serio ripensamento e dato una forte spinta verso la digitalizzazione, incontri ancora delle resistenze nel tessuto imprenditoriale locale.

Per effetto del periodo Covid-19, solo il 15% delle microimprese si è deciso a cimentarsi nel digitale. Il 55% di esse era già presente sui social dal periodo pre-pandemia.

La pandemia ha incrementato il numero di iscritti ai social media, così come il tempo trascorso sulle varie piattaforme (solo Facebook in Italia ha registrato un +70%). Molte imprese sono riuscite a tenere i contatti con i propri clienti e, spesso, a tenere vivo il proprio business proprio grazie ai social media.

E’ evidente che il terzo di microimprese che non riconoscono il risvolto economico della comunicazione social non ha ben presente l’importanza di restare in contatto con i clienti acquisiti, acquisire nuovi clienti, raggiungere le persone che hanno interesse per la propria attività… cercando un contatto con loro esattamente nei luoghi che essi più frequentano, ovvero i social media.

Oramai per informarci e per acquistare ci rivolgiamo sempre più al mondo digitale. Ed è anche lì che un’impresa deve dirigersi per ampliare il proprio raggio d’azione.

Se sei una piccola impresa questi numeri potrebbero darti lo spunto per riflettere sul perché delle tue scelte.

Per potersi tenere fuori dall’affollato mondo dei social media si devono avere certezze granitiche e soprattutto una nicchia di clienti particolarmente affezionata. Quanti imprenditori possono affermare ciò?

Oppure la ragione sta nel timore di fare scelte sbagliate e, quindi, di disperdere energie e investimenti.

Forse hai solo bisogno di un consulente affidabile che ti introduca in modo corretto ed efficace sui social media e valorizzi la tua attività con un programma su misura per te e, quindi, reale. Per dare una possibilità di ulteriore sviluppo al tuo business è fondamentale affidarti al giusto interlocutore e non sempre ci sono ‘cugini’ preparati a disposizione per rispondere ad un compito così delicato.

 

E tu, in quale percentuale ti identifichi?

Noi comunichiamo quando serve davvero.